IL RETTORE
  Veduto lo  statuto vigente  della Universita', approvato  con regio
decreto 8 febbraio 1925, n. 230, modificato successivamente;
  Veduta la deliberazione adottata nella riunione del 29 aprile 1997,
approvata dal  senato accademico  e dal consiglio  di amministrazione
nelle riunioni  del 27 giugno 1997,  con la quale il  consiglio della
facolta'  di scienze  della formazione  ha riproposto,  uniformandosi
alle  indicazioni  dettate  dal Ministero  dell'universita'  e  della
ricerca scientifica e tecnologica con nota  n. 503 del 9 aprile 1997,
una nuova  modifica dello  statuto intesa ad  ottenere l'istituzione,
nell'ambito della medesima  facolta', del corso di  laurea in scienze
della formazione primaria;
  Veduto  il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 ed in particolare
l'art. 17;
  Veduto il regio  decreto-legge 20 giugno 1935,  n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Veduto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652  e successive
modificazioni;
  Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Veduta la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Veduto il decreto  del Presidente della Repubblica  11 luglio 1980,
n. 382;
  Veduta la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Veduto il decreto  del Presidente della Repubblica  31 luglio 1996,
n. 471 "Regolamento concernente  l'ordinamento didattico del corso di
laurea in scienze della formazione primaria";
  Veduto il decreto del Presidente  della Repubblica 30 dicembre 1995
"Approvazione del Piano di  sviluppo dell'Universita' per il triennio
1994/1996", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 29 febbraio
1996;
  Considerato che il medesimo  Piano di sviluppo dell'Universita' per
il triennio 1994/1996 e' stato approvato nel corso della riunione del
comitato  regionale di  coordinamento  delle universita'  marchigiane
tenutasi  presso l'Universita'  degli  studi di  Ancona  il giorno  4
giugno 1996;
  Considerato  che il  corso di  laurea in  scienze della  formazione
primaria e' inserito nel  predetto piano di sviluppo dell'Universita'
per il triennio 1994/1996;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  la  nuova
modifica di  statuto proposta in  deroga al termine triennale  di cui
all'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Veduta  la  nota del  Ministero  dell'universita'  e della  ricerca
scientifica e tecnologica, prot. n. 503 del 9 aprile 1997;
  Ravvisata  la necessita'  di adeguarsi  alle indicazioni  contenute
nella predetta nota ministeriale;
  Veduto l'atto  di indirizzo del Ministero  dell'universita' e della
ricerca scientifica e tecnologica prot. n. 2079 del 5 agosto 1997;
  Veduto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
                              Decreta:
  Lo  statuto  della  libera   Universita'  degli  studi  di  Urbino,
approvato  con regio  decreto 8  febbraio 1925,  n. 230  e successive
modificazioni, al capo III -  dell'Ordinamento generale degli studi -
Sezione  V  -  Norme  speciali  per  la  facolta'  di  scienze  della
formazione,  viene   ulteriormente  modificato,   con  l'inserimento,
nell'ambito della predetta  facolta', del corso di  laurea in scienze
della  formazione  primaria  e  del  relativo  ordinamento  didattico
universitario cosi' come sotto specificato:
                FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
                           Corso di laurea
                in scienze della formazione primaria
                         Finalita' del corso
  Il  corso  di  laurea  in  scienze  della  formazione  primaria  e'
preordinato   alla  formazione   culturale   e  professionale   degli
insegnanti,  della  scuola  materna  e della  scuola  elementare,  in
relazione alle norme del relativo stato giuridico.
                   Collocazione del corso di laurea
  Il  corso  di  laurea  in  scienze  della  formazione  primaria  e'
collocato  nella  facolta'  di   scienze  della  formazione.  Per  il
funzionamento del  corso di  laurea sono  utilizzate le  strutture di
tutte  le  facolta' presso  cui  le  competenze sono  disponibili.  I
professori di qualunque facolta'  che impartiscano a titolo ufficiale
l'insegnamento delle  discipline di loro competenza,  fanno parte del
consiglio di  corso di laurea  in scienze della  formazione primaria,
nonche' del  consiglio di  facolta' di  scienze della  formazione per
tutti i provvedimenti inerenti detto corso di laurea, compresi quelli
relativi alla  copertura degli  insegnamenti e  all'utilizzazione dei
posti di ruolo.
                         Titolo di ammissione
  Il titolo di ammissione e'  quello previsto dalla normativa vigente
per l'ammissione ai corsi di laurea universitari.
                  Durata e articolazione degli studi
  Gli studi  hanno durata di  quattro anni  e sono articolati  in due
indirizzi, rispettivamente  per la formazione degli  insegnanti della
scuola  materna e  per la  formazione degli  insegnanti della  scuola
elementare. Di  norma il  primo biennio e'  comune ai  due indirizzi.
L'articolazione dei  due indirizzi,  i piani  di studio  con relativi
insegnamenti  fondamentali   obbligatori,  i  moduli   didattici,  la
tipologia delle forme  didattiche, le forme di tutorato,  le prove di
valutazione  della preparazione  degli  studenti, la  propedeuticita'
degli  insegnamenti,  il  riconoscimento degli  insegnamenti  seguiti
presso altri  corsi di  laurea e di  diploma, sono  determinati dalle
strutture  didattiche, con  le modalita'  indicate all'art.  11 della
legge 19 novembre 1990, n. 341.
  Il regolamento didattico di  ateneo, il regolamento delle strutture
didattiche  e  in  mancanza,  in attesa  della  loro  emanazione,  lo
statuto, debbono attenersi, per quanto  concerne la laurea in scienze
della  formazione primaria  alle  direttive  indicate negli  articoli
seguenti,  fatte salve  le  eventuali variazioni  che le  universita'
riterranno  di apportare  alle discipline  previste nelle  varie aree
scientificodisciplinari.
                     Titolo di studio rilasciato
  Al  termine degli  studi si  consegue  la laurea  in scienze  della
formazione primaria. L'indirizzo seguito e' menzionato nel diploma di
laurea. I  laureati in  uno degli  indirizzi del  corso di  laurea in
scienze della formazione primaria  possono conseguire anche il titolo
per l'altro indirizzo con un ulteriore anno di studi.
                    Impegno didattico e tirocinio
  L'impegno  didattico complessivo  e' di  almeno duemila  ore, delle
quali milleseicento corrispondenti  almeno all'equivalente di ventuno
annualita' e almeno quattrocento di tirocinio didattico. L'annualita'
puo'  essere  divisa in  moduli  semestrali.  La didattica  comprende
attivita'  teoricoformale,  teoricopratica   con  annessi  laboratori
didattici  e  di tirocinio.  Gli  insegnanti  di ruolo  della  scuola
materna ed elementare sono esonerati dalle attivita' di tirocinio. Il
tirocinio didattico, da  svolgersi a partire di norma  dal terzo anno
di  corso  nell'ambito  di  una  istituzione  scolastica  pertinente,
comprende almeno quattrocento ore di insegnamento.
  Il tirocinio  e' svolto sotto la  guida di un insegnante  di scuola
materna o elementare ovvero di  un direttore didattico designato, con
modalita'   previste  da   una   apposita  convenzione   sottoscritta
dall'universita'  e   dalle  competenti  autorita'   scolastiche.  Il
regolamento didattico della struttura  prevede gli opportuni raccordi
tra il tirocinio didattico e gli insegnamenti ad esso collegabili. Al
termine   del   tirocinio   l'insegnante  supervisore   esprime   una
valutazione positiva  o negativa, anche  sulla base di  una relazione
analitica redatta  dallo studente, che sara'  comunque valutata anche
in  sede di  esame  di laurea.  In caso  di  valutazione negativa  lo
studente dovra'  ripetere il  tirocinio, sotto la  guida di  un altro
insegnante.
                             Insegnamenti
  1.  Gli   insegnamenti  saranno   scelti  nell'ambito   delle  aree
disciplinari indicate all'articolo relativo alle "Aree disciplinari".
Tutti    gli   insegnamenti    debbono    appartenere   ai    settori
scientificodisciplinari individuati con  decreto del Presidente della
Repubblica  12  aprile 1994  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale  8
agosto  1994 e  successive modificazioni  e dovranno  comunque tenere
conto delle  peculiarita' professionali specifiche dei  due indirizzi
del  corso  di  laurea   finalizzato  all'insegnamento  nella  scuola
primaria.  Tuttavia  gli   insegnamenti  dell'area  della  educazione
motoria  e  della  educazione musicale  e  dell'educazione  artistica
possono  essere  individuati  dalle facolta'  nel  regolamento  della
struttura didattica in coerenza con  le finalita' del corso di laurea
e  di  indirizzo  e  in analogia  agli  insegnamenti  previsti  negli
istituti superiori di educazione fisica, nei conservatori di musica e
nelle accademie di belle arti.
  2. Gli insegnamenti  di cui al comma 1 possono  essere attivati con
professori  a contratto  scelti  tra gli  insegnanti  di ruolo  delle
scuole statali, dei  conservatori e delle accademie. In  ogni caso il
regolamento   didattico   della    struttura   prevedera'   opportune
specificazioni e caratterizzazioni delle discipline in accordo con le
finalita'  specifiche  del corso  di  laurea.  In particolare,  nella
formulazione  dei  piani  di  studio, tenendo  conto  delle  esigenze
specifiche dell'insegnamento nella scuola  primaria, i consigli delle
strutture didattiche  competenti dovranno  orientare le  scelte degli
insegnamenti  caratterizzanti in  termini  culturali e  professionali
rispettivamente i due indirizzi.
  3. Fermi restando, a tal fine, quelli che dovranno essere sostenuti
obbligatoriamente,  gli  insegnamenti  potranno  essere  integrati  o
sostituiti  nell'ambito  di  ciascuna   area  con  altri  di  analogo
contenuto   disciplinare  ed   equivalente   finalita'  formativa   e
all'interno dei settori scientificodisciplinari di riferimento.
                           Piani di studio
  1.  I  piani  di  studio  dovranno  comprendere  almeno  un  modulo
semestrale  scelto   in  ognuna  delle  aree   disciplinari  appresso
indicate: area giuridica, area  socioantropologica, area della musica
e della comunicazione sonora,  area del disegno; dovranno comprendere
altresi'  l'equivalente di  una  annualita'  dell'area delle  scienze
ambientali  naturali   ed  igienistiche,   dell'area  storicosociale,
l'equivalente  di  due  annualita'  dell'area  linguisticoletteraria,
dell'area pedagogica e dell'area metodologicodidattica.
  2. Per l'indirizzo relativo  alla formazione degli insegnanti della
scuola elementare  i piani di  studio dovranno comprendere  almeno un
modulo  semestrale  dell'area  delle   scienze  motorie  e  dell'area
dell'integrazione scolastica; per gli  allievi disabili dovra' essere
incluso almeno l'equivalente di  una annualita' dell'area psicologica
e di due annualita' dell'area fisicomatematica. Almeno tre annualita'
saranno dedicate all'apprendimento di una lingua straniera.
  3. Per l'indirizzo relativo  alla formazione degli insegnanti della
scuola  materna,  i  piani  di  studio  dovranno  comprendere  almeno
l'equivalente  di  tre  annualita'   dell'area  psicologica,  di  una
annualita'  dell'area fisicomatematica,  di una  annualita' dell'area
dell'integrazione   scolastica  degli   allievi   disabili,  di   una
annualita'  dell'area  delle  scienze  motorie e  di  una  annualita'
dell'area della didattica delle lingue moderne.
  4.     Per    ciascuna     delle    aree     metodologicodidattica,
linguisticoletteraria   e   fisicomatematica   e'   obbligatorio   il
superamento di almeno un esame  di didattica. Le strutture didattiche
avranno cura di  differenziare gli indirizzi sulla  base delle scelte
delle discipline  all'interno delle  aree e  del livello  e finalita'
delle specificazioni disciplinari indicate nel regolamento didattico,
orientando l'indirizzo per i  maestri elementari verso una formazione
culturale di base  nelle aree letterarie matematico  scientifica e di
didattica  delle lingue  moderne,  mentre l'indirizzo  per la  scuola
materna  verso  una  formazione   piu'  specifica  nelle  aree  della
comunicazione espressivoartistica, motoria e della socializzazione.
  5.  I  piani di  studio  di  coloro  che intendono  partecipare  ai
concorsi per le attivita' di  sostegno prevedono almeno sei ulteriori
semestralita'  di  insegnamento  scelte  nell'area  dell'integrazione
scolastica  per allievi  disabili;  nei piani  di  studio stessi,  le
annualita'  di  cui  all'inizio dell'articolo  relativo  all'"Impegno
didattico e tirocinio" possono essere ridotte a venti. La facolta' ha
l'obbligo  di  attivare  anche  mediante  mutuazioni,  un  numero  di
insegnamenti afferenti all'area in oggetto, pari ai corsi richiesti.
  6.  I piani  di  studio potranno  prevedere iniziative  didattiche,
individuate  annualmente   dalle  strutture   didattiche  competenti,
finalizzate    all'approfondimento   di    tematiche   a    carattere
interdisciplinare.
                           Esame di laurea
  1. Per  essere ammesso  all'esame di laurea  lo studente  deve aver
superato tutte  le prove previste dal  proprio piano di studi  ed una
prova di accertamento della conoscenza di una lingua straniera e deve
aver completato  il tirocinio  didattico. L'esame di  laurea consiste
nella  discussione  di una  dissertazione  nonche'  di una  relazione
sull'attivita' di tirocinio didattico.
                        Abbreviazione di corso
  1. Le  strutture didattiche valuteranno i  curricoli degli studenti
in possesso  di altre lauree o  di diplomi universitari o  di diplomi
degli  istituti superiori  di educazione  fisica, stabilendo  per gli
studenti  laureati  o diplomati  specifici  piani  di studio  che  ne
completino la  preparazione in  relazione all'indirizzo  prescelto in
modo  da valorizzare  gli studi  compiuti. Di  norma gli  studenti in
possesso di  laurea o  diploma universitario  sono ammessi  almeno al
terzo anno di corso.
                          Aree di sciplinari
  1. Le aree disciplinari individuate  ai sensi dell'art. 9, comma 2,
punto  d), della  legge 19  novembre 1990,  n. 341,  per il  corso di
laurea in scienze della formazione primaria sono le seguenti:
1. Area pedagogica
  Settori M09A, M09B, M09D, M09E:
   Educazione comparata;
   Filosofia dell'educazione;
   Letteratura per l'infanzia;
   Pedagogia generale;
   Pedagogia speciale;
   Pedagogia interculturale;
   Pedagogia sociale;
   Psicopedagogia;
   Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione;
   Storia dell'educazione;
   Storia della scuola e delle istituzioni educative.
2. Area metodologicodidattica
  Settori M09A, M09C, M09E, M09F:
   Didattica generale;
   Didattica speciale;
   Docimologia;
   Metodologia della ricerca pedagogica;
   Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione;
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo;
   Pedagogia sperimentale;
   Tecnologia dell'istruzione e dell'apprendimento;
  Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica.
3. Area psicologica
  Settori M10A, M10C, M11A, M11B, M11D:
   Psicologia generale;
   Psicologia dell'apprendimento e della memoria;
   Psicologia dell'educazione;
   Psicologia dell'handicap e della riabilitazione;
   Psicologia dell'istruzione;
   Psicologia dello sviluppo;
   Psicologia dello sviluppo cognitivo;
   Psicologia di comunita';
   Psicologia sociale della famiglia;
   Tecniche di osservazione del comportamento infantile;
   Teoria e tecnica della dinamica di gruppo.
4. Area medica
  Settori F02X, F11A, F15B, F16A, F19A, F19B, F23F:
   Audiologia;
   Didattica della medicina;
   Igiene mentale;
   Logopedia generale;
   Neuropsichiatria infantile;
   Ortopedia infantile;
   Patologia dello sviluppo e della formazione;
   Pediatria;
   Pediatria preventiva e sociale;
   Psicopatologia dell'eta' evolutiva;
   Psicologia medica;
   Semeiotica logopedica generale e speciale;
   Storia della medicina.
5. Area giuridica
  Settori N01X, N08X, N09X, N19X:
   Diritto costituzionale;
   Diritto di famiglia;
  Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica;
   Storia del diritto italiano;
   Storia delle costituzioni moderne.
6. Area socioantropologica
  Settori E03B, L26A, L26B, M05X, M07B, P01A, Q05A, Q05B, Q05G, S03B:
   Antropologia;
   Antropologia culturale;
   Epistemologia delle scienze umane;
   Istituzioni di economia;
   Sociologia;
   Sociologia della devianza;
   Sociologia dell'educazione;
   Sociologia della famiglia;
   Statistica sociale;
   Storia e critica del cinema;
   Storia del teatro e dello spettacolo;
   Storia della cultura materiale;
   Storia della danza e del mimo;
   Storia delle comunicazioni di massa;
   Storia delle tradizioni popolari;
   Teatro d'animazione;
   Teorie dei processi di socializzazione;
   Teorie della comunicazione.
7. Area linguisticoletteraria
  Settori L09A, L11A, L12A, L12D, M07D:
   Dialettologia italiana;
   Didattica della lingua italiana;
   Estetica;
   Fonetica e fonologia della lingua italiana;
   Geografia linguistica;
   Grammatica italiana;
   Letterature comparate;
   Letteratura italiana;
   Lingua italiana;
   Linguistica generale;
   Linguistica italiana;
   Sociolinguistica.
8. Area fisicomatematica
  Settori A01A, A01B, A01C, A01D, A02B, A03X, A04A, B01C, K05B, M07B,
S01A:
   Calcolo delle probabilita';
   Didattica della fisica;
   Didattica della matematica;
   Fondamenti della fisica;
   Fondamenti della matematica;
   Fondamenti dell'informatica;
   Informatica generale;
   Logica;
   Matematica;
   Matematiche elementari da un punto di vista superiore;
   Preparazione di esperienze didattiche;
   Statistica matematica.
9. Area delle scienze naturali igienistiche ed ambientali
  Settori B01C, C01A, C02X, C03X, C11X, D01B, D02A, E01A, E02A, E02C,
E03A, E03B, F22A, M06A:
   Biologia umana;
   Botanica generale;
   Chimica dell'ambiente;
   Didattica dell'astronomia;
   Didattica della chimica;
   Didattica della geografia;
   Ecologia;
   Educazione ambientale;
   Geografia;
   Igiene ed educazione sanitaria;
   Igiene scolastica;
   Laboratorio didattico di scienze della terra;
   Zoologia.
10. Area della musica e della comunicazione sonora
  Settore L27B:
   Elementi di armonia e di contrappunto;
   Estetica musicale;
   Metodologia dell'educazione musicale;
   Storia degli strumenti musicali;
   Teoria musicale.
11. Area delle scienze motorie
  (Discipline indicate nel regolamento delle strutture didattiche).
12. Area della didattica delle lingue moderne
  Settori L09H, L01A, L16A, L16B, L17A, L17C, L18A, L18C, L19A, L19B,
L20A:
   Didattica delle lingue moderne;
   Lingua e letteratura francese;
   Lingua e letteratura inglese;
   Lingua e letteratura spagnola;
   Lingua e letteratura tedesca;
   Linguistica francese;
   Linguistica inglese;
   Linguistica spagnola;
   Linguistica tedesca;
   Filologia romanza;
   Filologia germanica.
13. Area storicosociale
  Settori L02B, M01X, M02A, M03A, M04X, M08E, P03X:
   Storia contemporanea;
   Storia economica;
   Storia della scienza;
   Storia delle religioni;
   Storia medievale;
   Storia moderna;
   Storia romana.
14. Area del disegno
  Settori HllX, L26B:
   Disegno;
   Grafica;
   Percezione e comunicazione visiva;
   Storia e tecnica della fotografia.
15. Area dell'integrazione scolastica per allievi disabili
  Settori F11B, F19A, F19B, F22A, F23F, M09E, M10A, M10B, M11A, M11B,
M11D, M11E:
   Didattica speciale;
   Fisiologia della comunicazione;
   Fonetica e fonologia;
   Logopedia generale;
   Medicina preventiva riabilitativa e sociale;
   Neurologia pediatrica;
   Neuropsicologia;
   Patologia dello sviluppo e della fonazione;
   Pediatria preventiva e sociale;
   Psicologia clinica;
   Psicologia cognitiva;
   Psicologia dell'handicap e della riabilitazione;
   Psicologia di comunita';
   Psicologia dinamica;
   Psicopatologia dell'eta' evolutiva;
   Psicopatologia dello sviluppo;
   Psicopedagogia delle differenze individuali;
   Riabilitazione logopedica generale e speciale;
   Riabilitazione neurologica;
   Semeiotica foniatrica speciale;
   Semeiotica logopedica generale e speciale;
  Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Urbino, 29 giugno 1998
                                                       Il rettore: Bo